7 cose da non perdere alle Baleari
Sulle isole spagnole è sempre festa: un’esplosione di vita e divertimento tra musica, cocktail e mare limpidissimo.
7 cose da non perdere alle Baleari. Scopri i motivi per cui dovresti visitare queste fantastiche isole.
Conosciute e famose in tutto il mondo per le bellezze paesaggistiche, capaci di sedurre anche grazie a un clima meraviglioso e a una vitalità senza pari, che si esprime di giorno e di notte. Le Baleari sono un arcipelago spagnolo composto dalle isole di Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera.
Maiorca è la capitale dell’arcipelago, nonché l’isola più grande: da sola, costituisce l’80% della superficie dell’arcipelago. Ricca di calette rocciose, spiagge sabbiose e anche numerose testimonianze storiche che, partendo dal Medioevo della dominazione araba, arrivano fino ai giorni nostri con i più recenti interventi artistici nella Cattedrale. Minorca è la seconda isola per dimensioni ed è un paradiso azzurro e verde: l’incanto di una natura selvaggia e di splendide spiagge sabbiose lambite da un mare cristallino. E infine abbiamo Ibiza e Formentera, le due “sorelline” separate da solo mezz’ora di traghetto. Ibiza, la più mondana delle Baleari, con la sua movida praticamente ininterrotta, e Formentera, l’ambientalista, con la natura incontaminata e i fondali protetti.
Sei pronto per la tua vacanza alle Baleari?
Ecco qui qualche consiglio per te, 7 cose da non perdere alle Baleari!
1. LA CATTEDRALE DI MAIORCA: ovvero la cattedrale dalle 3 anime. Stile gotico in salsa modernista. Ci vollero tre secoli, dalla fine del XIV al XVII, per costruire la Cattedrale di Palma di Maiorca. E’ la seconda cattedrale gotica più alta d’Europa, la cui mole possente si staglia sul mare. Poi, a metà dell’Ottocento, un terremoto la danneggiò pesantemente. Fu quasi un fortuna, perché mezzo secolo dopo (1904-1914), al restauro dell’interno mise mano Antoni Gaudí, il geniale artefice della Sagrada Familia di Barcellona, che vi lasciò il segno inconfondibile della sua visionaria fantasia modernista. Quasi un secolo dopo, un altro artista ha firmato un intervento nella cattedrale. Il maiorchino Miquel Barceló, che ha realizzato per la Cappella del Santissimo Sacramento un fantasioso rivestimento ad altorilievo in ceramica e cinque vetrate. Che vanno ad aggiungersi a quelle originali gotiche, attraverso le quali la luce abbagliante del Mediterraneo inonda le navate di riflessi variopinti.
2. AMMIRARE I FONDALI DELL’AREA MARINA PROTETTA. Un patrimonio di posidonie La Reserva marina de es Freus de Eivissa y Formentera, creata nel 1999, abbraccia l’estremo sud di Ibiza, il nord di Formentera e lo spazio marino che separa le due isole, formando una sorta di rettangolo che va dalla Punta des Jondal (Ibiza) alla Punta de la Gavina (Formentera), da lì alla Punta Prima (Formentera) e per concludere alla Punta de sa Mata (Ibiza). La Riserva tutela fondali che raggiungono i 60 metri di profondità, le cui praterie di posidonie, presenti fino a 35 metri, sono state dichiarate dell’Unesco “Patrimonio dell’umanità”. Fanno parte della riserva alcuni piccoli isolotti (Porcs, Penjats, Ses Espalmador, Castaví), resti del passato geologico nel quale le due isole maggiori erano unite. Con una superficie di 13.617 ettari, acque mediterranelle nee spagnole la Riserva marina di es Freus è seconda per dimensioni solo a quella del Migjorn, a Maiorca.
Mare splendido, storia, tradizioni e tanto divertimento! Scopri 7 cose da non perdere alle Baleari.
3. VIVERE LA “NOCHE” DI IBIZA: L’isola delle Baleari che ha superato se stessa, plasmandosi a colpi di beach-party, dj-set e “tormentoni” musicali dell’estate un target su misura, che le è fedele da decenni. Quello del turismo giovane e discotecaro, in tutte le sue declinazioni più o meno trasgressive. L’isola offre ai suoi aficionados un numero imprecisato di discoteche, pub, chiringuitos e fantasmagoriche location che fanno a gara per offrire a ciclo continuo musica e divertimento a un popolo di vacanzieri che non conosce stanchezza.
4. SCOPRIRE IBIZA BY DAY: Eppure Ibiza, iscritta dall’Unesco nel “Patrimonio dell’Umanità”, può offrire molto anche a un target totalmente diverso, attratto anche dalle bellezze naturalistiche e da quelle monumentali. Qualche esempio? Dalt Vila, la straordinaria cittadella fortificata del capoluogo Eivissa, che si può visitare seguendo il giro dei Bastioni secenteschi. Oltre alla cattedrale e ad altri monumenti, conserva interessanti vestigia del passato fenicio e cartaginese dell’isola, da sempre crocevia di commerci marittimi. Sa Caleta, nella municipalità di Sant Josep, rappresenta invece un’importante testimonianza della struttura e l’organizzazione sociale delle colonie fenicie, mentre la necropoli di Puig des Molins, del VI secolo a.C., è considerata la più importante necropoli fenicia del Mediterraneo occidentale.
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5. ASSAGGIARE I SAPORI DELLA TRADIZIONE
La ricetta delle Isole Baleari più conosciuta a livello internazionale è… la maionese. Sono in pochi a sapere che ha origini proprio da queste isole. In lingua spagnola è chiamata Salsa Mahònesa, e fu preparata per la prima volta a Mahon, a Minorca.
Se invece sei a Maiorca, non puoi non assaggiare le “panades“: tortine tradizionalmente farcite con pancetta e “sobrassada”, ma esiste anche una versione a base di pesce. Una leccornia!
Un altro piatto tipico delle Baleari, soprattutto di Ibiza, è tonyna a l’eivissenca: insalata di tonno con pinoli, uva passa, uova, spezie, succo di limone e vino bianco. Un piatto fresco e agrodolce.
7 cose da non perdere alle Baleari!
6. ACQUISTARE LE CALZATURE TIPICHE: Se sei a Minorca, compra un paio di Avarques Minorchine, la calzatura più tipica e tradizionale dell’isola. Si tratta di un sandalo con la suola di caucciù e la tomaia in pelle, con una striscia nel tallone dello stesso materiale. Ad Ibiza invece trovi le Espadrillas: le celeberrime calzature estive con suola in paglia intrecciata, non c’è che l’imbarazzo della scelta!
7. BERE UN DRINK A UN CHIRINGUITO DI FORMENTERA: Quest’isoletta dalla forma irregolare, le cui due alture separate da un istmo sfiorano appena i 200 metri, è meta fin dagli anni ’70 di un turismo alternativo e easygoing. Un turismo che, pur non perdendo di vista il divertimento, ha sempre apprezzato soprattutto la tranquillità dei suoi pochi villaggi e dei suoi 20 km di spiagge sabbiose, considerate tra le più belle del Mediterraneo occidentale. Così, dopo una languida giornata di relax tra sole e mare, una passeggiata nell’accecante bagliore delle saline o una pedalata tra gli arbusti della macchia mediterranea, dal tramonto in avanti l’isola raccoglie le proprie energie in vista della notte. E il ritmo lento del giorno inizia a pulsare più forte nei chiringuitos, i chioschi da happy hour sulla spiaggia divenuti l’emblema della vacanza a Formentera
Questi sono solo alcuni suggerimenti e sicuramente troverai almeno altre 7 cose da non perdere alle Baleari!
Le possibilità sono moltissime, scegli come vivere la migliore vacanza possibile in base alle tue esigenze e preferenze!
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